Java è uno dei linguaggi di programmazione più diffusi ed utilizzati nel mondo, capace di trovare applicazione in qualsiasi ambito di riferimento. Nonostante, però, Java sia onnipresente nel settore della digitalizzazione, alla pari di qualsiasi altro software può essere soggetto ad attacchi e può risultare rischioso.
In particolar modo, secondo alcune teorie informatiche, Java risulterebbe addirittura il software più insicuro del desktop. Non a caso, secondo gli studi effettuati di recente da Veracode, una società statunitense che fornisce servizi di automatizzazione, basati su cloud per proteggere l’efficacia di applicazioni aziendali Web, l’88% delle app Java racchiudono almeno una componente vulnerabile al loro interno.
La stessa Oracle nel lontano 2016 aveva annunciato tutte le sue perplessità in tale ambito, confessando che il programma d’installazione Java poteva essere alquanto vulnerabile e suscettibile alle varie minacce.
Ma le cose stanno davvero in questo modo? Java è, veramente, così insicura? Cerchiamo di fare chiarezza.
Il motivo principale che ha portato nel tempo Java, a diventare un bersaglio ambito per l’attacco è dovuto, essenzialmente, alla sua rapida diffusione. Di fatto, Java è stato ideato con lo scopo di avere una massima compatibilità, funzionando con ampio raggio su una lunga serie di dispositivi. Questo fattore ha inciso sulla vulnerabilità della sicurezza. Malgrado ciò, poiché la maggior parte dei browser non supporta più Java, l’apertura verso gli attacchi non avviene più come in passato. In Firefox, infatti, è entrato in funzione un nuovo codice di sicurezza, capace di far fronte agli attacchi, che hanno come obiettivo i plug-in riconosciuti come vulnerabili, mentre Chrome ha disabilitato il metodo standard in cui i browser supportano i plug-in di Java.
In questo modo la rischiosità di Java è stata, enormemente, ridotta e ridimensionata. In definitiva, dunque, Java mantiene ancora delle fonti di insicurezza, ma presenta meno rischi grazie ai browser, che lo hanno disabilitato. Il consiglio, fornito dagli esperti, consiste, comunque, nel disinstallare i programmi di non utilizzo, mantenere in costante aggiornamento il sistema e rinnovare il sistema operativo. In questo modo è possibile prevenire future fonti maligne, capaci di danneggiare le app Java.